Pastierine a quattro mani
Mar 26th, 2008 by uvetta
Quando io ero piccola il dolce di Pasqua a casa nostra era la colomba, quella di marca, comprata al supermercato - che a me non piaceva, come non mi piaceva il panettone. Negli anni più fortunati c’era anche l’uovo di cioccolato, ma non ho molti ricordi legati a questo; piuttosto ricordo bene che un anno mia mamma ci regalò degli agnellini di marzapane, comprati in pasticceria. Erano quanto di più bello e perfetto potessi ammirare, con il musetto disegnato sorridente, il colore leggermente biondo, il rilievo che simulava la lana, un profumo e un gusto così dolce e buono e mai assaggiato prima, da sembrarmi una vera rivelazione. Mi ricordo che me lo feci durare tanto, credo settimane, sbocconcellandolo solo un pezzetto alla volta, come se mi fosse stato detto che non l’avrei mai più riassaggiato.
Anni dopo mia mamma comprò il grano in erboristeria, lo mise a bagno nell’acqua e disse che visto che l’aveva trovato ci avrebbe fatto la pastiera. Fu la svolta, per me davvero un’illuminazione. Avrò avuto quindici anni e trovavo questa cosa del grano intero infilato in una crema e a sua volta poi messa in una torta, quanto di più originale ed esotico avessi mai visto. Senza contare che all’epoca, già il fatto che si facesse una torta in casa era proprio un evento foriero di gioia vera, un ‘di più’ estremamente raro ed apprezzabile.
La ricetta senza dubbio non era completa, ciononostante è diventata autorevolmente la nostra ricetta di famiglia. Gli anni sono passati e col tempo abbiamo iniziato un rituale che si rinnova e perfeziona già da un po’: mamy prepara la crema il giorno prima, e io ci faccio la torta. In questo modo facciamo quadrare il fatto che lei non abbia più il forno (solo il microonde - tecnologica, no?) e che io la vigilia non abbia abbastanza tempo per tutto. Quest’anno abbiamo fatto la versione mignon (carinissima), ma la stessa ricetta va bene anche per una pastiera intera bella grande.
Pastierine di casa mia
Ingredienti (per 10 pastiere piccole o una grande)
per la pasta:
300 gr di farina 00
150 gr di burro
1 uovo + 1 tuorlo
3 cucchiai di latte
120 gr di zucchero
la scorza di un limone grattugiata
per la crema:
3 tuorli
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio scarso di farina
300 ml di latte
250 gr di ricotta fresca
150 gr di grano bollito
la scorza di un limone grattugiata
Lessare il grano in acqua bollente, scolarlo e farlo raffreddare completamente. Preparare la crema pasticcera battendo le uova con lo zucchero, incorporando la farina e mettendo tutto sul fuoco con il latte, mescolando finchè non rapprende. Togliere dal fuoco e aggiungere la ricotta, la buccia del limone e per ultimo il grano. Amalgamare bene il tutto e fare raffreddare in frigorifero.
Per la pastafrolla, mettere la farina a fontana in una terrina, spezzettarvi il burro morbido, a parte battere le uova con lo zucchero e il latte, grattugiarvi la scorza di limone, e unire questo composto alla farina col burro. Lavorare dapprima con la forchetta e poi impastare brevemente con le mani fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Avvolgere nella pellicola e farla riposare in frigo almeno un’ora.
Stendere la pasta col mattarello fino ad uno spessore di circa mezzo centimetro, tagliare con un coppapasta o con una tazza dei dischi di misura, metterli sulla carta da forno e posizionarli negli stampi da crostatina. Riempirli bene con la crema di ricotta e grano. Con la pasta rimanente tagliare delle listarelle sottili da incrociare sulle tortine. Infornare in forno già caldo a 170° per circa 45 minuti.
Sfornare, togliere dagli stampini e decorare con lo zucchero a velo. Sono più buone se dopo averle raffreddate le si lascia qualche ora in frigorifero. Quest’anno ho abbinato un sempre impeccabile ed emozionante Ben Ryè di Donnafugata nella felicissima annata 2004. Prezioso nel colore ambrato lucido con riflessi d’oro, nel profumo intenso e ampio di uvetta al sole e frutta essicata, di mandorla e miele, di spezie dolci e pasticceria, nel sapore pieno e armonioso, dolce e possente ma non stucchevole. Da applauso!
Ma é proprio vero allora che ste colombe e panettoni non piacciono poi a tanti he!! io sono una delle tanti. Le pastierine sono buonissime e bellissime mignon, e bello il tuo blog. Complimenti :D
Ciao le tue ricette mi piacciono molto, cosi come le tue foto..ciao e a presto
Bellissime in versione mini! Noi invece a Pasqua ce ne siamo pappata una extralarge che ora sarà una faticaccia togliermi dai fianchi. Ma quanto è buona la pastiera! E pensare che io l’ho scoperta solo due anni fa. Un abbraccio
Mariluna benvenuta e grazie! pensa che per colpa di certi panettoni sono stata convinta per un trentennio che i canditi e l’uvetta non mi piacessero :-)
Grazie Teresa, anche il tuo blog è una bella scoperta!
Alex, in effetti è un dolce proprio …diciamo nutriente :-) ma molto soddisfacente! un abbraccio anche a te
Che meraviglia! E poi a me sto fatto che ogni famiglia abbia la proprio ricetta, legata alle proprie tradizioni, piace proprio!
Queste piccoline sono proprio fantastiche (da mangiare, ahimè, in un sol boccone!)…
mamma mia che produzione, complimenti!
sai che anche a me non piacevano colombe&panettoni? e anche adesso non è che mi facciano impazzire. eccezion fatta x quelli fatti in casa :)
io non ho mai avuto il coraggio di farla, ma leggendoti sai che tutto ciò che ritenevo improbabile, mi è parso possibile?
davvero invitante con le tue parole ad addolcire questa delizia.
:)
Spilucchina ciao, in effetti le piccolette sono invitanti, ma il bello è assaporarle a piccole dosi. Noi alla fine le abbiamo mangiate dividendole a metà :-)
Salsadisapa, sono d’accordo con te, diciamo che la colomba posso proprio fingere che non esista, il panettone artigianale invece ha il suo bel perchè :-)
Fiordisale, tu mi lusinghi. Provale, in fondo si tratta di una crema e di una frolla ;-)
Wow!!! Che meraviglia!! Organizziamo il pranzo di Pasqua insieme il prox anno? :O))
Sono davvero colpita!Complimenti anche alla tua mamma ovviamente!
Ciao Ale, che bello vederti qui! grazie mille, e per l’anno prossimo…. perchè no? :-)
ciao uvetta! queste pastierine sono deliziose!!! io con i formati mini ho sempre problemi….ma li adoro!!!!
Ciao Moscerino, bentornata! eh lo so, ci vuole un pizzico di pazienza più del normale, ma anche a me piacciono un sacco
:-)
spettacolose!!!! e che buone…..
Ely
belle le tue pastierine : hanno un tocco naif e nello stesso tempo sono d’effetto
Belle,belle,belle.
Sai che credo di non aver mai assaggiato la pastiera?Sono vergognosa,lo so.
Rimedierò copiando e preparando la tua ricetta!
Buon week end.
Grazie Ely!
Papavero di campo, naif….vero!
Parolediburro, una lacuna comune a molti a quanto pare :-) spero che ti piaccia, ciao!
Qui si allunga la lista delle delizie pasquali:)
:Per la pastiera…ho un’insana passione…queste mignon poi sono perfette:)
Le farò..sento che sarà una Pasqua sontuosa:)
Grazie ,cara un abbraccio
Ciao Bianca, anche io mi sto dedicando alla pastiera, ricetta nuova…poi ti dirò! un bacione e tanti auguri a te e a tutta la famiglia! a presto cara!! Sil
[…] impressionato questa ragazza qui) e in vena di novità e di ispirazione ho radicalmente cambiato la ricetta consolidata di famiglia, applicando alcune indicazioni più tradizionali. L’impegno è stato triplo ma il risultato […]
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