Crema fredda con zenzero&vaniglia
Giu 26th, 2008 by Uvetta
Questa ricetta l’ho presa dal libro di Ellen Heidbohmer “Buona tavola salute e bellezza con lo Zenzero” che contiene moltissime informazioni interessanti e a prima vista piuttosto complete sulle virtù dello zenzero. Oltre a questo, buona parte del libro è dedicato all’utilizzo che se ne fa in cucina con un discreto assortimento di ricette che spaziano dal più semplice snack, alle main course, alle bevande, ai dolci. Manco a dirlo mi sono subito concentrata sul capitolo ‘ricette’, e in pieno periodo indian cooking mi è balenato di cercare un dessert nuovo e non troppo difficile da fare, individuando questa crema che per la verità nella ricetta originale sarebbe meno zuccherata, molto più liquida e andrebbe servita come guarnizione di pere cotte nel vin brulè. Io l’ho modificata per creare una coppa di crema allo zenzero, modulata nella sensazione dolce e piccante dalla vaniglia bourbon e dalla morbidezza della panna, che ho trovato deliziosa, rinfrescante e di sapore intenso. Resta da provare l’abbinamento con della frutta estiva che credo ci starebbe bene, specialmente con una pesca bianca tagliata a ventaglio e guarnita con qualche foglia di menta :-)
Ad un dessert al cucchiaio con queste caratteristiche singolari di aromaticità, avvolgenza e intensità, abbinerei un un vino da vitigno aromatico non passito ma fortificato di modo chè ci siano nel vino altrettanta morbidezza, struttura e ricchezza olfattiva. Penso a un Pedro Ximenez andaluso, anche in assemblaggio con del Moscatel, non troppo invecchiato però, che conservi un bel colore ambrato chiaro, tanta dolcezza e una bella vena sapida di fondo. Servito estremamente freddo.
Crema fredda con zenzero&vaniglia
Ingredienti (per 3 coppe grandi)
1 uovo +1 tuorlo
55 gr di zucchero
un pezzo di zenzero di circa 7 cm
1 stecca di vaniglia
250 ml di latte
1 cucchiaio di maizena (25 gr)
200 ml di panna fresca
2 cucchiai di zucchero a velo
In un contenitore graduato misurare la quantità di latte e metterci a mollo la stecca di vaniglia aperta e spezzata. In un pentolino battere le uova con lo zucchero finchè saranno chiare, sbucciare lo zenzero e grattuggiarlo nelle uova battute, almalgamare bene e unire la maizena. Mescolare con cura affinchè non si formino grumi, poi mettere sul fuoco e sempre mescolando unire il latte alla vaniglia filtrato con un colino. Portare sul punto di ebollizione a fiamma bassa mescolando sempre, finchè la crema rapprende. Versare la crema in un contenitore aperto per farla raffreddare, mescolandola ogni tanto in modo che non si formi la crosticina superficiale. Tenere in frigo fino al momento di servire.
A parte montare la panna ben ferma con lo zucchero a velo. Intervallare nelle coppe uno strato di crema allo zenzero e uno di panna, terminare con la crema e guarnire con un ciuffo di panna e un pezzetto di vaniglia.
Cavoli che buona! E poi è l’ideale per questa stagione. Proprio l’altroieri mi sono fatta un bicchierone di crema pasticcera, ananas a cubetti e meringhette sbriciolate…ci voleva proprio!
Profumata, golosa, leggera…. da provare!
Spilucchina, ecco… manca giusto un po’ di croccantezza sotto i denti e la meringa (che a me non piace) penso sia l’ideale completamento della goduriosità di questo dolce. Un genio sei!!
Sere ciao! ma leggera non direi eh…. però tutto il resto sì! baci!!
Davvero molto invitante e adatta a questo caldo infernale!
E poi trovo sempre molto interessanti anche i tuoi abbinamenti enologici!
A presto,
Nadia - Alte Forchette -
Ottima modifica per un dessert al cucchiaio di sicuro delizioso … allora io prenderei volentieri una coppa e porto una fetta di torta al cioccolato che ne dici?
Smack!
Nadia, grazie mi fa piacere! fa caldissimo anche quassù…
Twostella, affare fatto mia cara! ci contavo che ne avessi in frigo ancora un po’ :-)
Caldo anche qui sulla collina torinese, e adesso mangerei volentieri una coppa di questa crema deliziosa.
Non ho mai bevuto un Pedro Ximenes, dovrò provare… confesso una imbarazzante ignoranza sui vini da accostare ai dolci. :)
A proposito di abbinamenti, quali sono i vini che si possono abbinare a questa “arsura” per non negarsi il piacere di un buon bicchiere ?
Vittorio ciao, spesso i PX più facilmente reperibili sono dolcissimi e caramellosi, potenti ma davvero stucchevoli, infatti questo che vorrei abbinare al dolce, più che altro me lo sono immaginato anche se credo che il base di Bodegas Toro Albalà (che importa Ceretto) si sia insinuato nei miei pensieri dettandomi l’ispirazione :-) Fin qui teoria, poi al lato pratico magari un bel moscato frizzante risulta più snello e gradevole, anche se contro lo zenzero non ce la può fare…mancherebbe di morbidezza.
Sulla tua domanda a proposito di abbinamento vino/arsura posso o scrivere un lungo post oppure suggerire delle originalissime e rinfrescanti ….bollicineeeeeeeeee!!! a parte tutto, scegliere vini poco alcolici come alcuni brut met classico, qualche birra aromatica (eh già, esiste anche la birra :) qualche rosso da bere anche un po’ fresco (frappato, pinot nero, schiava…). Ultimamente si parla di Asti Spumante ghiacciato su carpaccio di spada e pachino… ma soprattutto limitare la scelta e la quantità… tè verde a colazione, acqua a pranzo, un flute a cena. Ecco qua, ho quasi scritto un post..ma perchè mi fai parlare di vino tu? :-) ciao!! e buon afoso-pomeriggio!
Oh my God che meraviglia!
Interessanti gli abbinamenti cibo vino, mi sto già dimenticando tutto, devo riprendere a studiare!!!!
baci
Valentina ciao! benvenuta!! si il campo dell’abbinamento è così interessante e la tecnica di degustazione così soggetta a cadere nel dimenticatoio…. uff!
Grazie Uvetta, a partire da oggi ti inserisco fra i miei guru del vino e del cibo, con tanto di foto sul comodino :)
Trovo che la tua conoscenza “non emotiva” del vino aggiunga valore al tuo amore per la cucina e mi auguro sia di stimolo per tanti amici/che che frequentano il tuo blog.
Grazie Vittorio, sono onorata :)
ciao uvetta…per il pane con i semi di girasole (mi riferisco alla richiesta che hai fatto sul blog del cavoletto) non è che esiste una ricetta in particolare. una semplice ricetta per fare il pane può andare benissimo; poco prima di infornare basta semplicemente cospargere il piano di lavoro di semi di girasole e inumidire la pagnotta e farla rotolare sopra i semi in modo che aderiscan bene.
se invece vuoi mettere i semi anche dentro l’impasto basta aggiungerli…in questo caso prima però ti consiglio di tostarli un pò. comunque non dovrebbe essere difficile trovare ricette di pane se non ne trovi fammi sapere…ciao!
cohnn2@yahoo.it
bellissima e credo sia anche ottima
che dici se me ne prepari una vasca e mi ci faccio un bel tuffo in questa cremina meravilgiosa che oltre che avere un colore stupendo sicuramente è di una delizia stellare? :-D dai ho capito ..lo so non si fa il bagno nelle creme degli altri…:-P
bravissima tesoro !
Come va? caldo?..impegnata?..ma anche se sudaticcia di mando un bel bacio sai? :-D
Silvia
Oscar GRAZIE!! sei stato davvero gentile a venirmi a rispondere qui! ero in dubbio se i semi si dovessero tenere magari a bagno per un po’ prima di usarli ma da quel che mi spieghi mi sa che non è il caso, proverò di sicuro la prossima volta che faccio il pane, i semi di girasole sono già in dispensa :-) Grazie di nuovo, poi ti dico come è andata! ciao
Ciao Comidademama, a me è piaciuta molto :) grazie! lo zenzero risalta molto in queste dosi
Silvia ciao, a parte gli scherzi mi sa che ci dev’essere qualche ‘ricetta’ per un tonificante bagno allo zenzero … si presenta un’altra giornata mooolto calda… buon lavoro anche a te! baci
ZENZEROOOOOOO??? :))
Mi hai chiamatooooooo?????
deliziosa, brava Uvetta!
Buon w.e.
bacioni
Ciao Sandra, buon weekend anche a te Zenzerina… :) baci!!
Ciao uvetta, interessante questa ricetta e direi anche super buona! E grazie della info sul libro riguardante lo zenzero…che anche io ultimamente lo sto utilizzando spesso e apprezzando :-D
Carla di lettoemangiato
Sai che ha proprio un bell’aspetto? poi su questo sfondo nero risalta come una luna piena. Immagino che di questi tempi sia proprio buona fredda con le pesche, per uno spuntino goloso!
Carla ciao! sì è davvero carino il libro vero? maneggevole ma completo… a presto
Michelangelo, grazie… alla fine l’abbiamo mangiata così com’era, se la provi con la frutta fammi sapere :-)
Ho scoperto il tuo blog cercando ricette con lo zenzero!! Grazie..passerò ancora :-D
La impotencia sexual, también conocida como disfunción eréctil o impotencia erigendi, es la incapacidad del hombre de iniciar y/o mantener una erección del pene durante el tiempo suficiente como para tener relaciones sexuales. Desde aquí queremos recomendar que a la más mínima sospecha de padecer esta dolencia se acuda inmediatamente al médico para realizar un reconocimiento y posterior tratamiento ya que en este sentido el tiempo siempre es importante para aplicar una solución.
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