Naan vuol dire pane
Giu 25th, 2008 by Uvetta
Il pane Naan tra i pani indiani che finora ho potuto assaggiare è sicuramente quello che preferisco. E’ uno dei pochi ad essere fatto con pasta lievitata, per cui benchè sia sottile non è solo croccante ma risulta morbido e leggermente sfogliato. Viene cotto secondo la ricetta tradizionale nel forno tandoori che è molto particolare perchè è un forno verticale, fatto essenzialmente di terracotta e che viene scaldato a carbone fino a temperature molto alte (anche oltre 450° C). All’interno del forno la cottura della carne avviene solitamente sugli spiedi, ragion per cui le carni, precedentemente marinate ad esempio in miscele di spezie e yogurt, risultano non solo arrostite ma anche leggermente affumicate e hanno cotture essenzialmente brevi col risultato di sapori e profumi integri e appetitosi. La tecnica di cottura del Naan invece, prevede una certa manualità e deve essere davvero bella da vedere. Vederlo fare sul posto deve avere un fascino particolare, e anche in qualche ristorante indiano con cucina a vista credo sia possibile sbirciare questa pratica, che consiste nel distendere e allungare la pasta molto elastica tra le mani, tirandola sottile per poi sbatterla contro le pareti interne del forno tandoori dove rimane attaccata fino a perfetta cottura. Il Naan così preparato si può guarnire con burro chiarificato, formaggio, aglio o altre spezie e va servito rigorosamente ancora caldo.
La ricetta l’ho presa da un libro di cucina tandoori che mi è stato interex-regalato di recente e per il quale mi sdebiterò molto volentieri e quanto prima con fornitura di GarlicNaan caldo caldo ;-), oltre ad averne letto diverse versioni sui blog di cucina indiana in giro per il mondo (uno non ha idea di quanti blog di cucina indiana fantastici ci siano in rete finchè non si affaccia a questa finestra spettacolare), sincerandomi soprattutto che lo si potesse preparare e cuocere in altro modo, essendo il cucinino nient’affatto fornito di tandoori :-) Ebbene ho trovato diversi sistemi di cottura, tra cui certamente quello idealmente più semplice di formare i pani ed appoggiarli sulla placca da forno per qualche minuto. Oltre a questo ci sono piastre da crepes che possono servire all’uso, e ancora [tecnica che alla fine ho utilizzato e promosso] il semplice utilizzo della padella antiaderente ben calda in cui adagiare i pani, da chiudere col coperchio per creare un micro effetto forno per quel paio di minuti di cottura necessari.
Naan
Ingredienti
65 gr di lievito madre
175 gr di manitoba
4 cucchiai di yogurt bianco
1 presa di sale
poca acqua (solo se necessaria)
per condire:
fior di sale
un cucchiaio di burro chiarificato (ghee)
sesamo nero e semi di finocchio a piacere
Impastare la farina con il lievito, lo yogurt e il sale, bagnare l’impasto leggermente con acqua se necessario per formare la pasta, lavorare l’impasto per una decina di minuti finchè sarà omogeneo e liscio e lasciarlo lievitare per circa 4/6 ore a temperatura di 20/22 gradi fino al raddoppio [io temendo il troppo caldo di questi giorni l’ho messo in frigo per 8 ore col risultato che non era lievitato quasi per niente]. Riprendere la pasta, dividerla in 5 o 6 palline senza lavorarla troppo e lasciarla lievitare al coperto per un’altra oretta [io per la disperazione ho acceso il forno a 50 gradi, poi spento e l’ho messa a lievitare lì dentro una mezz’ora-poi un’altra oretta in cucina al calduccio. E per questa volta è andata].
Scaldare una padella antiaderente a fiamma alta. Schiacciare la pasta leggermente con le mani e poi con il mattarello fino ad ottenere un disco sottile [ho provato a dare la tipica forma allungata tenendo ferma la pasta con una mano e tirandone una punta in senso opposto con l’altra mano, qua c’è da fare pratica…]. Spargere di semi di finocchio e sesamo nero (vanno bene anche altri semini o spezie) e volendo un pizzico di fior di sale. A questo punto appoggiare il pane nella padella ben calda. Coprire col coperchio e lasciar cuocere per un minutino, finchè si vedrà il pane crescere e gonfiare con diverse bolle piccole o di grandezza variabile, girarlo dall’altro lato e cuocere per un altro minuto circa. Io ne ho lasciato alcuni neutri (senza semini) e su questi a fine cottura ho spalmato il burro chiarificato.
Buongiorno dolce uvina!!!
Grazie e mille per il tuo meraviglioso commentino… lo aspettavo davvero e finalmente è arrivato!!! Sono felice!!
Avevo notato anche io questa ricetta e da qualche parte me l’ero anche segnata, è fantastico questo pane e lo vedo bene farcito con ogni cosa!
Ps. Grazie anche per la segnalazione di quei meravigliosi blog di cucina indiana!
Buonissima giornata.
Sere cara, da brava stordix non mi ero più aggiornata sull’evoluzione del tuo blog e sono contenta che ora non ci siano più tutti quei passaggi per poter commentare :) . Hai ragione sul naan, si presta a tantissime varianti e a raccogliere molteplici sughetti … baci
Che meraviglia queste tue ultime realizzazioni!
Assaggerei volentieri tutto e poi le tue foto sono sempre molto belle!
Brava uvetta!
Nadia - Alte Forchette -
Sono strabiliata delle meraviglie che hai postato…non so quale mi piace di più,quindi copio e preparo sia il naan che il chutney qui sotto!:-)
Buona giornata!
Silvana! Il naan è uno dei miei pani preferiti. Ho provato anche io a farlo un po’ di tempo fa, e il risultato non è stato malvagio. Il mio preferito è quello farcito con le patate, mai provato? Una vera delizia. Anch’io come te amo la cucina indiana, quindi a breve sperimenterò anche la chutney.
Un bacio.
Uvetta ma questo pane non solo è buonissimo (mangiato giusto scorsa settimana) ma è anche meraviglioso!! Sei stata bravissima..quello che ho mangiato non aveva questo aspetto così appettitoso!
grazie per la ricettina..segno segno!
Buon pomeriggio!
Silvia
Nadia, sei troppo bbbuona :-) grazie davvero!
Parolediburro cara, appena trovo il coraggio rifaccio il tuo zenzero candito :-) Baci!!
Giorgia ciao! che piacere!! sai che il naan alla patate mi manca del tutto?? devo provarlo, e anche capire come si fa a farcirlo, tipo il cheese naan, non ho mica capito come si prepara… Comunque è vero, la ricetta e il risultato sono soddisfacenti, la sperimentazione continua :-)
Silviuzza, grazie ! segnalo che è facile e per la tua cena indiana non può mancare :-) baci
Vedo che il menù indiano sta prendendo forma, con il bello che è tutto homemade! Bravissima … inoltre ho notato il sesamo nero. Non l’ho mai acquistato … dove lo trovi? Al supermercato o in erboristeria? Grazie e una buonissima serata!
ciao uvetta
toh tu stai mettendo su una cena indiana e io proprio ieri son andata da Karmacola..telepatia…
i tuoi naan mi fan venire l’acquolina….
ciao uvetta, mi sono stampato la tua ricetta delle focaccine alle erbe. sono curioso di provare il lievito madre in questa versione. ciao oscar
ciao :) mi devo complimentare, il tuo blog mi piace veramente tantissimo! ti seguo in silenzio da un po’ e ora mi sono palesata (sim sala bim!)
Adoro la cucina indiana, ma per ora l’ho gustata solo al ristorante…chissà che non segua il tuo esempio e mi butti!
A presto!
CHe bello! Ho deciso: sarà il mio prossimo pane!
Grazie uvetta, davvero un post interessante…
Twostella, il sesamo nero l’ho preso da Eataly, sfuso al reparto spezie, ma sei hai un’erborista di fiducia penso lo troverai facilmente.
Sciopy, ho letto la tua bella recensione e non vedo l’ora di provarlo!
Ciao Oscar, bene.. poi fammi sapere se eran buone :-)
Ciao Arietta magica, benvenuta e grazie! piacere di conoscerti :-)
Spilucca cara, ti piacerà di sicuro! grazie!!
Uvetta, spero che avrai letto anche la diatriba fra una certa Anna e me!!
Magari non piacera’ neanche a te…fammi sapere…pero’ il locale e’ very very cool…e avro’ anche un palato non molto fine, ma non mi sembrava malaccio…
a presto
sciopy
Sciopina cara, non avevo letto ‘la diatriba’ e ora sono ancora più curiosa… devo dire che a parte il Red Fort di Londra gli altri indiani che ho provato a Torino non mi hanno esaltato, Gandhi compreso.. Cucina buona ma troppo ‘pilotata’ sul gusto occidentale. Credo che il problema nasca nel fatto di preparare curry e spezzatini in forma diciamo ‘neutra’ o non troppo speziata, di modo che possano piacere a tutti. Poi ti viene data la scelta degli stessi piatti anche in versione piccante o piccantissima, che immagino significhi aggiungere al momento qualche spezia in più, col risultato di gusti poco amalgamati tra loro, carni neutre e sughi piccanti. Parlo comunque molto in generale, e davvero ho mangiato così poche volte indiano che farei meglio a non dire nulla :-) Certo che il Red Fort mi ha fatto un’altra impressione di autenticità, e comunque costa circa tre volte tanto quelli che ho visitato da noi.
Conto di andare presto al Karmacola a farmi un’idea, di sicuro la tua bella recensione non può essere ‘tutta sbagliata’
Un bacione, Sil
[…] della pancetta. Ottimo antipasto o finger food, eventualmente da accompagnare con pane arabo o indiano o perchè no? il pane carasau. Il Barbaresco tende a sottolineare apertamente la sua piccantezza, […]
Questo pane l’ho mangiato in un ristorante indiano a Tokyo… è fenomenale!! Ovviamente l’ho mangiato come accompagnamento al curry!! gamberoni,verdure con curry e naan, una delizia!!
Ma il lievito madre come si prepara? non posso usare quello di birra?
Ciao!! Vorrei provare da tanto questo pane… ma ho ucciso la mia pasta madre (dopo cinque anni che l’avevo sigh :( è stata una decisione difficile… ma purtroppo era diventata più un impegno, che una passione…) riesci a farmi una conversione per provare con lievito di birra? grazie!!!
I’m amazed at the wonders you’ve posted.
Cuando la disfunción eréctil es de origen psicológico suele aparecer de forma brusca. Por ejemplo, un hombre con baja autoestima puede creer que no es capaz de satisfacer a una mujer y, como resultado, se vuelve incapaz de actuar en el dormitorio. http://www.silvanusinternational.org/groups/disfuncion-erectil-tratamiento-medico/
Unleash your potential and dominate the gaming world. Hawkplay
Master your skills and rise to the top of the rankings! Lucky Cola
Discover new worlds – one game at a time Lucky cola