What’s pasta?
Mag 6th, 2008 by Uvetta
Ricetta facile facile che ho preparato domenica per pranzo. Avevo voglia di una pasta buona, semplice, senza troppi sughi e sughetti, di chiaro gusto mediterraneo e niente più. E soprattutto avevo voglia di fare io la pasta, che pensandoci bene, è una di quelle cose che fanno ‘festa’, no? Capita a volte di cucinare piatti elaborati, o ricchi, o di difficile esecuzione e di lunga cottura, ma niente secondo me dà il senso della festa, del ‘preparato con amore’, più della pasta fatta in casa. Sarà per via dell’impastare, o perchè se ne fa una dose misurata al numero degli ospiti, o perchè si esce un po’ dall’ordinario della pasta essicata, abitualmente - e abbastanza erroneamente - considerata più ‘veloce’ , sarà che non ho idea del perchè e aspetto che me lo diciate voi.
Intanto premetto che chiamerò questa pasta ‘caserecce’ ma che molto probabilmente le caserecce sono un’altro formato, credo sia quello che si fa arrotolando la pasta su un ferro da calza, o bastoncino da spiedo, e per contro, queste che sono solo fatte scorrere fra le mani dovrebbero avere un altro nome ma non so quale sia. Il fatto è che quando ho fatto l’impasto non sapevo bene che forma gli avrei dato e questa è stata instintiva e rapidissima, e il nome è il primo che mi è venuto in mente :-)
Caserecce con melanzane e basilico
Ingredienti (per due porzioni)
per la pasta
100 gr di farina di grano duro
un filo di extra vergine
una presa di sale
acqua q.b. per impastare
per il condimento:
1/2 melanzana grande
1/2 bicchiere di extra vergine
sale
una manciata di basilico fresco
Impastare la farina con gli altri ingredienti per una decina di minuti ottenendo un impasto omogeneo, morbido e facilmente modellabile. Da questo impasto formare dei ‘grissini’ lunghi e del diametro di circa 1 cm. Con un coltello a lama piatta o l’appostita spatola, tagliare degli gnocchetti di pasta piuttosto piccoli, poi prenderli uno alla volta e sfregandoli tra le mani dare la forma allungata e leggermente sagomata dalle dita. Appoggiarli su di un piano infarinato e lasciarli asciugare una mezz’oretta.
Intanto sbucciare la melanzana (io una parte della buccia la lascio sempre, diciamo che la sbuccio ‘a strisce’), tagliarla a bastoncini, idealmente della lunghezza delle caserecce, e metterli a bagno in acqua fredda e sale per qualche minuto. Nella wok o in una padella antiaderente far scaldare leggermente l’olio, strizzare le melanzane e metterle in padella, facendole soffriggere nell’olio caldo per una decina di minuti a fiamma abbastanza vivace e mescolandole spesso. Aggiustare di sale, portare a cottura e spegnere.
Lessare le caserecce in acqua salata (se temete che si possano appiccicare una all’altra mettete un goccio d’olio nell’acqua) per qualche minuto, poi accendere il fuoco sotto le melanzane, scolare la pasta e metterla bella umida in padella a insaporirsi, aggiungere il basilico sminuzzato a mano e servire subito. Volendo si può arrichire con un velo di paprika dolce e parmigiano.
Ottimo l’abbinamento con un bicchiere di Sauvignon Blanc che con la venatura aromatica fortemente erbacea e floreale sottolinea il basilico, e con freschezza e morbidezza gustativa bilancia la tendenza dolce della pasta e la componente untuosa del condimento. Io in realtà domenica avevo in tavola un Freisa d’Asti fermo, fruttato, fresco e poco tannico dell’annata 2005 che non stonava affatto e che a seguire ha ben accompagnato anche i salumi ed i formaggi.
:-P tesoro mi manchi quando non posti! Ormai sono abituata a leggerti.
Che bella questa pasta e ovviamente non sto a dirti quanto mi fa gola data l’ora e il mio stomaco praticamente sempre in subbuglio vero? ;-)
E poi che brava ti sei messa a fare anche la pasta con le tue manine…figurati se faccio una cosa del genere dovrei minimo allungarmi le giornate di altre ..uhmm…3 ore?
Grazie per la ricetta , le melanzane non mancano mai a casa mia
Buona giornata
Silvia
Uh meraviglia! Mi hai fatto proprio venire voglia di rifare quelli che io chiamo ‘mbrichelli della zia Pina. Mi ha insegnato a farli una mia cara amica che ha sua volta ha imparato da sua zia. Pina, ovviamente. La ricetta e la forma sono identiche. La regione è quella a cavallo tra Toscana e Lazio…
Beh, a dire il vero la mia amica mi ha appena corretta… zia Pina fa un filo lungo lungo. La versione corta è una nostra semplificazione…
Silvia, ti assicuro che questa pasta e in queste porzioni la fai in meno di un quarto d’ora. Vuoi mettere la soddisfazione?? ciao ciao!!
Anto, ma sei proprio tu! che bello il blog nuovo!!!!! vengo subito ad approfondire! Spettacolo i tuoi ‘mbrichelli di zia Pina, anche in versione lunga… magari alla amatriciana, mmmmmmmm……..
Questa sì che è una ricetta! Semplice e mediterranea, fatta con i giusti crismi della sana cucina italiana!
E poi, vuoi mettere con un buon freisa di qualità?
Eccellente!
Nadia - Alte Forchette -
Grazie Nadia, anche con le tue olive ci starebbero bene le ‘caserecce’ eh?
Piacere di conoscerti, Uvetta. Non riesco a trovare un tuo indirizzo email. Tu hai il mio: puoi contattarmi?
Sono proprio io…ihihihi. Grazie mille per il tuo ottimo consiglio!!!
Brava Uvetta mi hai proprio tolto le parole magiche di bocca ..”meno di un quarto d’ora ” combinata a “soddisfazione” binomio vincente :-P
Ecco quello che mi manca quaggiu’!
ciao uvettina…
sono una meraviglia!! ma davvero ci vuole così poco tempo? avevo visto che le trofie da fare da qualche parte ma mi appunto un sacco di cose poi riesco a farne meno della metà…complimenti uvetta!!
Sciopina, te le dedico! smakk
Monique, grazie ! davvero, se uno ha un briciolo di familiarità con gli impasti un quarto d’ora è anche troppo. Anch’io dimentico circa metà delle ricette che vorrei provare, uff… :-)
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